Il mio progetto in italiano - Qual è l'influenza delle relazioni sociali sul volo a V negli uccelli migratori?
Salve a tutti! Ho pensato di riassumere il mio progetto in italiano.
INTRODUZIONE
La migrazione rappresenta un grande sforzo per gli uccelli in quanto comporta alti costi energetici e un conseguente aumento del tasso di mortalità. Quindi, risparmiare più energia possibile durante i voli migratori può fare la differenza tra la vita e la morte. Volare nella formazione a V permette esattamente questo, ossia di risparmiare energia durante il volo. Nella formazione, un uccello sta in posizione frontale e gli altri seguono, sfalsati lateralmente. Gli individui che volano nella scia di un altro, possono trarre vantaggio di un turbine di aria ascensionale che l'individuo precedente produce (vedi fig. 1). Tuttavia, l'individuo in posizione frontale non beneficia di questa situazione, quindi gli uccelli cambiano costantemente il loro posto all'interno della formazione. Questo fenomeno pone un problema di collaborazione tra gli uccelli: infatti un individuo si deve temporaneamente sacrificare per il bene degli altri individui. Come viene viene raggiunta questa collaborazione? Esiste uno schema che stabilisce come gli uccelli si scambiano le posizioni? Le relazioni sociali tra gli individui hanno un ruolo in questo?

Il mio studio si propone di trovare una risposta a queste domande.
Lo studio si svolge nell'ambito del progetto di conservazione europeo dell'Ibis eremita, guidato dal Waldrappteam. Questo progetto ha come scopo la reintroduzione di una popolazione stabile e migratoria di questa specie, insegnando ai giovani la rotta migratoria (per maggiori informazioni a riguardo, potete visitare il sito in italiano). Ogni anno, un gruppo di Ibis eremita viene allevato a mano da due mamme adottive, le quali poi gli insegnano a seguire un ultraleggero motorizzato.
Quello che mi propongo di fare è di dotare tutti gli uccelli di un dispositivo satellitare, posto sulla loro schiena per mezzo di uno zainetto (vedi fig. 2). Questo dispositivo satellitare, detto logger GNSS, permette di raccogliere il segnale da diversi sistemi satellitari: il sistema GPS (il più conosciuto), il sistema Glonass e quello Galileo. Tuttavia, i normali dispositivi satellitari restituiscono direttamente la posizione sulla mappa (basti pensare a cosa succede se, per esempio, usate Maps sul vostro smartphone), ma questo posizionamento ha un'accuratezza di qualche metro. Nel mio caso, questa accuratezza non è sufficiente, in quanto gli uccelli sono molto vicini quando volano nella formazione. Per questo motivo devo utilizzare un metodo leggermente diverso, che consiste nel raccogliere i dati grezzi derivanti dai satelliti (potete immaginarlo come un flusso continuo di dati), per poi elabolarli in un secondo momento. Anche una volta elaborati, questi dati non restituisco la posizione assoluta dell'uccello (ossia, un punto in una posizione precisa su una mappa), ma una posizione relativa rispetto agli altri individui. In altre parole, se gli individui A, B, e C volano in formazione, i dati mi permetteranno di dire che A è di fronte a B e C è dietro B.
Questa appena spiegata è una tecnologia abbastanza nuova e molto sofisticata e come tale, molto sensibile. Inoltre, è davvero un approcio innovativo in Biologia. Di conseguenza, i dispositivi che necessito sono progettati e costruiti su misura per il mio progetto. Devono essere piccoli, leggeri (massimo 25g) e aerodinamici, per non influenzare il volo degli uccelli. Per questi motivi, sono anche abbastanza costosi. Da qui, il mia iniziativa di raccolta fondi, per poter comprare 11 di questi dispositivi per proseguire il mio dottorato.
METODOLOGIA
La raccolta dati con questi dispositivi avviene durante la migrazione guidata ad opera del Waldrappteam. Questa migrazione si svolge in estate (generalmente comincia a metà agosto) e si divide in diverse tappe. Si parte dal Sud della Germania, si passa per l'Austria e volare giù fino all'oasi del WWF di Orbetello, in Toscana.
Gli uccelli vengono equipaggiati con i dispositivi satellitari la mattina stessa del volo e poi vengono recuperati alla fine del volo stesso. Questo è importante perchè le batterie devono essere caricate e i dati scaricati dalla memoria. I dispositivi vengono messi all'interno di zainetti dalle mamme adottive (le uniche che sono autorizzate a entrare in contatto con gli uccelli). Il mio piano è di raccogliere dati durante tutti i voli della migrazione ed eventualmente durante un paio di voli di prova prima. Vicino a questa raccolta dati, farò anche delle osservazioni del comportamento degli Ibis. Questo servirà a stabilire le relazioni sociali presenti tra gli individui e a comprenderle poi nell'analisi dei dati sucessiva.

Mi preme sottolineare l'unicità di questo studio e non lo dico solamente perchè è il mio. Gli scienziati si stanno ponendo da anni domande sulla formazione a V, per capirne più aspetti possibili, tuttavia è un fenomeno molto difficile da studiare. Innanzitutto, è già impegnativo studiare uccelli migratori liberi, per ovvi motivi. Inoltre, se si pensa che per portare avanti uno studio come il mio c'è bisogno di avere TUTTI gli individui dello stormo dotati con un dispositivo satellitare, si capisce anche l'unicità del mio progetto. In altre condizioni, questo non sarebbe possibile, perchè è impossibile prevedere quali individui migreranno insieme e quindi dotarli di dispositivi a priori. Risulta anche finanziariamente impossibile equipaggiare tutti gli uccelli in una data aerea (sempre sperando che poi migrino insieme). La migrazione guidata dall'uomo svolta dal Waldrappteam è davvero un'occasione unica.
Spero che decidiate di sostenere la mia ricerca con una donazione a questa campagna. Ve ne sarei molto grata.
Vi ringrazio per l'attenzione! Per qualsiasi domanda, potete scrivermi in posta o un commento e io sarò ben lieta di darvi maggiori informazioni, spiegazioni o di soddisfare qualsiasi curiosità!
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